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Confusional Quartet - ITALIA CALIBRO X - 2011 Ansaldi Records Che
sia un disco strano lo si poteva anche immaginare, Confusional Quartet
ci ha sempre abituati ad ascoltare cose non convenzionali ma l’idea che
sostiene questo nuovo progetto discografico è veramente strana! In questo contesto di fiorire di iniziative e di apertura delle menti si inserirono anche i gruppi musicali che in quegli anni si formarono: eterogenei nella musica suonata ma omogenei nella novità e nel voler fare qualcosa assieme che uscisse veramente dagli schemi. Nelle cantine di via San Vitale si potevano sentire contemporaneamente blues, rock, punk (un po’ come adesso avviene nella sala prove Vecchio Son…) e in molti locali si suonava live qualsiasi genere musicale ma non, come avviene spesso oggi, cover di altre band. E ad ascoltare con te potevi incontrare Steven Brown dei Tuxedomoon o Arto Lyndsay (Lounge Lizard/DNA). Questa era Bologna in quegli anni: una fucina di emozioni e musica e un punto di riferimento per la nuova musica italiana! In
questo ambito il Confusional Quartet si muoveva e proponeva la sua
musica. Indubbiamente CQ ha lasciato un segno indelebile e forte, vuoi
perché tutti si vestivano di nero e loro di bianco, vuoi perché perché
tutti urlavano al mondo e loro non avevano cantante, vuoi perché tutti
facevano il verso all’Inghilterra del punk o agli Stati Uniti della
no-wave e loro facevano la cover di uno dei brani più rappresentativo
della musica italiana di sempre: Volare (Nel Blu dipinto di Blu) di
Modugno e davano lo spunto anche al nome dell’etichetta simbolo di
questo periodo: Italian Records! Pubblicano
vario e variegato materiale discografico, si esibiscono in performances
e sfilate di moda fino allo scioglimento della band che, a questo
punto, appare più una pausa in quanto, dopo trent’anni, la stessa
formazione si rimette insieme. Con lo stesso spirito, la stessa intesa
e con l’impressione che si sia veramente trattato di un lungo momento
in cui ogni componente la band ha intrapreso una strada diversa. Prosegue Marco Bertoni, tastiere: «Abbiamo deciso di registrare le sessions tutte le volte che ci saremmo visti, per estrarre idee da sviluppare in seguito con calma ma riascoltando il materiale dei primi mesi abbiamo tutti verificato che molte parti erano già “pezzi” strutturati e autonomi, molto “confusional” anche nei suoni e nei ritmi. Con l’aiuto e il lavoro di Gianni Gitti sarebbero stati perfetti». Dalla collaborazione storica con Gianni Gitti (produttore del primo disco CQ) allora è nato questo disco “strano” dove le tracce musicali sono montate con interventi audio tratti da film italiani di serie B (ma oggetto di culto oggi da parte di molti), interventi di Pier Paolo Pasolini, Vittorio Gassman, Carmelo Bene, Demetrio Stratos in un mix dove storia, cinema, musica, cultura e vissuto si confondono e miscelano in un flusso continuo, in un ipotetico loop digitale (non a caso il primo e ultimo inserto audio sono il medesimo). «Sono vari i motivi per cui si è deciso di far uscire questo disco per l’etichetta Ansaldi Records. Primo fra tutti un riconoscimento al lavoro di Steno & Co. che quotidianamente debbono affrontare i mille problemi di una struttura, la sala prove Vecchio Son, che devono fare conti con i bilanci, per mantenere un prezzo accessibile a tutti, e di gestione. Poi perché le registrazioni, appunto, si sono fatte qui in queste sale. Poi doveva uscire a Bologna perché alla fine parla di Bologna, con i suoi colori, le sue voci, i suoi fatti di cronaca» - dice Enrico Serotti, chitarrista del CQ. «La cosa più strordinaria – conclude Gianni Cuoghi, il poderoso batterista – è che stiamo ascoltando brani unici in tutto e per tutto che mai si risuoneranno live perché pura improvvisazione di quattro persone unite solo dalla loro sensibilità musicale e dal loro grande affiatamento. C’è poi da dire che il frutto di questo anno di improvvisazione è poi il disco di inediti che uscirà in seguito». Per
qualche motivo il meccanismo che regola il loro fare le cose è
ritrovato intatto dentro di loro. Escono brani nuovi, nuovi progetti,
cresce forte la sensazione che l'esperienza che si sta facendo è unica: Non
è più il Confusional Quartet colorato postmoderno vestito Kenzo delle
foto memorabila in internet. Il suono è più duro e sempre fuori dagli
schemi. Marco Bertoni: tastiere Italia Calibro X (2011) - (CD - Ansaldi Records) |
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COMUNICATO STAMPA ITALIA CALIBRO X |
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Italia Calibro X by Confusional Quartet> |
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